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Direzione Politiche Culturali

Progetto in collaborazione con Comune di Genova
Area Politiche Sociali e Welfare cittadino/Agenzia per la Famiglia
Direzione Politiche Culturali/Ufficio Sviluppo e Promozione Creatività Giovanile

IL COSA. IL COME. IL PERCHÉ.

  • Il progetto si pone come obiettivo generale quello di rappresentare un ulteriore momento di accompagnamento e sostegno a soggetti che stiano compiendo un percorso all’interno dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto presenti nella città di Genova.
  • Sul piano dell’intervento, la Metodologia proposta dalla Pedagogia della Comicità® contribuisce a far acquisire ai soggetti coinvolti competenze in termini di strategie di coping incentrate sulla valutazione, sul problema e sulle emozioni.
  • Il Paradigma Comico e il Pensiero Divergente messi a fondamento della Pedagogia della Comicità® si fanno risata ri-educante, ben-essere condiviso, gioco comico esperito in prima persona e per questo arricchente, appagante, sorprendente.

AGENTI DEL PROPRIO CAMBIAMENTO

  • Il senso dell’intervento qui proposto passa attraverso sessioni laboratoriali immersive.
  • La partecipazione attiva è una chiave fondamentale posta alla base della Pedagogia della Comicità®.
  • La Pedagogia della Comicità® è stata ideata da Eleonora D’Urso, Pedagogista clinico, con l’intento di compiere azioni di cura e di intervento sociale.
  • Attraverso l’uso del Paradigma Comico, posto alla base della Metodologia della Pedagogia della Comicità®, i soggetti oggetto dell’intervento acquisiscono gli strumenti per ri-narrare il proprio vissuto e co-costruire nuovi orizzonti di senso e significato.
  • La messa in atto di strategie di coping permette ai beneficiari di tale Metodologia di agire il cambiamento nel presente per immaginarsi migliori nel futuro.

IMMAGINIAMOCI DOMANI
Il setting. Teatro Stradanuova. Genova.
(Vico Boccanegra – palazzo Rosso)

  • Elemento fortemente innovativo dell’attuazione degli interventi basati sulla Pedagogia della Comicità® è l’utilizzo di un setting ad hoc.
  • Il setting utilizzato dalla Pedagogia della Comicità® è il palcoscenico.
  • Palcoscenico come spazio di interpretazione (dei vissuti, delle relazioni, delle emozioni), moltiplicatore di segni, simboli, significati. Spazio che è sinonimo di Altrove; di immaginazione; di ascolto bidirezionale.
  • Il palcoscenico è qui da intendersi come luogo ri-creativo.
  • Palcoscenico come luogo in cui declinare la parola speranza.

SE IL FUTURO NON È UNA PROMESSA

  • Se il futuro, in quanto minaccia e non promessa, non agisce da motivazione ma da de-motivazione, si vive in un assoluto presente, dal quale si percepisce non esserci via di uscita.
  • La de-motivazione si fa anticamera della depressione.
  • Mancanza di scopo; mancanza di risposta ai perché; svalutazione dei valori. Queste tre proposizioni diventano ostacoli insormontabili, che richiedono lo sviluppo di nuove strategie adattive.
  • Bisogna allora ri-educarsi ad avere uno scopo, ovvero, a guardare avendo nella traiettoria un bersaglio, un obiettivo.
  • Non importa quanto grande, ma è sufficiente che esso ci sia per stimolare un moto di luogo, un andare verso, per uscire dal proprio assoluto presente e ri-declinarsi al futuro.

RIDERE COME SUPER POTERE

  • Strategie di coping incentrate sulla valutazione: l’uso del Paradigma comico permette ai soggetti coinvolti di guardare le cose da un punto di vista diverso. Puntando al paradosso, all’eccesso, all’incredibile, all’inverosimile, si agisce una nuova narrazione che aiuta a prendere le distanze da ciò che si è stati, da ciò che si è, per poter ridere non di sé ma con sé e con gli altri.
  • Strategie di coping incentrate sul problema: grazie al gioco comico del teatro e del Role Playing, si possono acquisire capacità che aiutino a comprendere – nel senso di prendere-con, accogliere – le difficoltà che sono alla base del proprio problema, senza giudicarsi.
  • Strategie di coping incentrate sulle emozioni: il ridere con sé, ma più ancora l’imparare a far ridere gli altri, porta i soggetti coinvolti ad un superamento della paralizzante paura del ridicolo nonché della sconfortante paura del giudizio degli altri, per poi aprirsi alla socializzazione con evidente minore difficoltà.

COMICITÀ GRUPPALE

  • Punto di forza del progetto qui proposto, sta nella risata non solo esperita ma condivisa come strumento di benessere.
  • Grande attenzione è rivolta proprio alla dinamica gruppale intesa come spazio e tempo in cui costruire alleanze.
  • Il titolo del progetto – Il tredicesimo passo – fa volutamente riferimento ad un percorso già in essere, costruito all’interno di una preziosa e arricchente dinamica gruppale.
  • Il piano relazionale, così come quello dell’inter-soggettività, diventa territorio condiviso, senso di comunità partecipata e per questo educante.

FASE I
LABORATORIO COMICO ESPERIENZIALE

  • Il progetto qui proposto si struttura in 2 fasi.
  • La Prima Fase è rappresentata da una serie di incontri laboratoriali partecipati e immersivi durante i quali, grazie al gioco del teatro comico e alla attenta conduzione di un Pedagogista Clinico, (già operatore Pedagogico Teatrale e Regista), i partecipanti potranno acquisire tecniche e competenze emotive per ri-narrarsi, andando così a conferire nuovo significato alla propria storia, tanto da poterne ridere facendo ridere.
  • In questa fase del lavoro, presenzierà alle sessioni laboratoriali un giovane drammaturgo che, mettendo in atto una vera e propria scrittura scenica, trasformerà le storie ri-narrate in testi/sketch/scene/monologhi comici.
  • La comicità, rifacendosi alla Metodologia sulla quale si impernia il progetto, va qui intesa come rispettosa del processo di ri-narrazione e ri-significazione messo in atto dai soggetti coinvolti.

FASE II
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE

  • Al termine delle sessioni laboratoriali svolte con i soggetti ai quali è dedicato l’intervento di accompagnamento e sostegno qui proposto, la supervisione di un regista esperto (già coinvolto nella Prima Fase del progetto in qualità di Pedagogista clinico), permetterà di trasformare la scrittura scenica prodotta nella Prima Fase sottoforma di testo, in una rappresentazione teatrale vera e propria.
  • Tale testo verrà rappresentato da 3 giovani attori/attrici nell’anno successivo allo svolgimento del laboratorio.
  • Lo spettacolo sarà ad ingresso gratuito, così da richiamare in sala il maggior numero di spettatori è possibile, al fine di garantire un’azione di sensibilizzazione sulle tematiche trattate.

OGGETTO DI QUESTA PROPOSTA È LA SOLA FASE 1. CHE SARÀ COSÌ ARTICOLATA:

  • LABORATORIO DI 5 MESI x un totale di 32 ore di attività.
  • PERIODO GENNAIO-MAGGIO 2024
  • LOCATION: TEATRO STRADANUOVA
  • 1 APPUNTAMENTO SETTIMANALE DI 2 ORE
  • IL MARTEDÌ SERA FASCIA ORARIA 20.30-22.30
  • Primo incontro 30 gennaio 2024 ultimo incontro 28 maggio 2024

Calendario:

  • 30 gennaio (primo appuntamento)
  • 6, 3, 20, 27 febbraio
  • 5, 19, 26 marzo
  • 9, 16, 23, 30 aprile
  • 7, 14, 21, 28 maggio (ultimo incontro)

Come partecipare

Per informazioni su come partecipare al progetto, compilare il form sottostante.

    Rispondi a questa domanda:
    Di che colore è il cavallo bianco di napoleone?

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